Abbiamo progettato la proposta didattica 2009/2010 pensando a come un percorso di sviluppo vocale possa intrecciarsi con altri ambiti di esperienza, da una parte finalizzando il lavoro vocale a differenti campi di applicazioni, e dall’altra integrando terreni di ricerca strettamente connessi e affini, con particolare attenzione ad alcune pratiche e ricerche corporee. Abbiamo individuato quindi quattro ambiti di lavoro, che non sono recinti chiusi (impossibile per esempio separare lo sviluppo vocale funzionale da un percorso di consapevolezza sensoriale-corporea) ma semplicemente focalizzazioni diverse:
ciclo di 3 incontri + 1 seminario con Monica Scifo Che cosa distingue la voce del canto dalla voce parlata? Come possiamo mantenere nel parlato l'espressività e la forza comunicativa della voce cantata? Come possiamo liberare il canto dalle limitanti abitudini fonatorie della voce parlata? Nella voce parlata così come nel canto è possibile sviluppare i parametri del suono e creare i presupposti per un buon funzionamento della laringe per raggiungere il massimo rendimento con il minimo sforzo. Un percorso che interessa attori, cantanti alle prese con il tema dell'articolazione del e tutti coloro che professionalmente utilizzano la voce parlata, così come chiunque sia interessto a cercare maggiore espressività e funzionalità nella comunicazione di tutti i giorni. seminario intensivo o ciclo di 4 incontri con Monica Scifo e Maria Corno Esplorare il suono, la voce, il corpo che canta. Secondo i principi del metodo funzionale Lichtenberg® creato da Gisela Rohmert, ciò significa iniziare a porsi domande nuove. Non ci chiederemo «che cosa devo fare per cantare?» ma piuttosto : «che cosa accade mentre canto? che cosa fa il suono? come entra in risonanza con gli spazi del corpo?». Non si tratta quindi di imparare a fare, ma di imparare a percepire; di abbandonare modelli di canto basati sul controllo muscolare per allenare il sistema corpo-mente a uno stato di calma vitale basato su un’integrazione sempre più raffinata della sensorialità. La pratica che ne deriva, guidata da diverse stimolazioni, diventa non solo un percorso verso lo sviluppo della voce (interessando cantanti, attori, musicisti e tutti coloro che hanno a che fare con la funzione vocale), ma anche un percorso di evoluzione personale verso una conoscenza profonda di se stessi, orientata e sostenuta dalle insospettabili potenzialità del suono. Verranno proposte esperienze acustiche e corporee per scoprire il corpo come spazio di risonanza per il suono, alternando esperienze di gruppo a momenti di lavoro individuale. Il gruppo ristretto, da un minimo di 6 a un massimo di 8 persone, consentirà a ciascuno di compiere un percorso individuale significativo. Allegato PDFpercorsi a tema in piccolo gruppo per lo sviluppo vocale e sensoriale cicli di incontri settimanali e/o quindicinali con Maria Corno e Monica Scifo Siamo abituati a pensare «io canto» e a cercare l’espressività nella perizia tecnica con cui riusciamo a tradurre le nostre intenzioni comunicative. Ma è possibile pensare al cantare come a un «attingere» al canto. Ciò che mi orienta allora non è il controllo delle funzioni vocali e delle attività motorie connesse all’atto vocale, ma la capacità di essere in sintonia con le funzioni vitali autonome del corpo che canta, di lasciare spazio alla voce del corpo sensoriale, una «voce straniera» che vive intimamente in me ma non è manipolabile dalla mia volontà. Si tratta allora di cercare e sperimentare, attraverso opportune stimolazioni, alcune vie di accesso a questo «sconosciuto in noi» per sviluppare sensibilità e fiducia verso le possibilità di autoregolazione del corpo e del suono, alla ricerca di una voce libera, autonoma, autentica, supportata da uno stato di calma vitale. ciclo di 4 incontri una volta al mese con Monica Scifo L'esperienza e la formazione in differenti ambiti corporei hanno sviluppato una sintesi di principi di lavoro che vedono in questa proposta la possibilità di integrare il lavoro fine di sensorialita del Metodo Lichtenberger, i processi raffinati di consapevolezza del Metodo Feldenkrais e la profonda conoscenza delle forze al lavoro nel nostro sistema del Craniosacrale biodinamico. 3 incontri per educatori, genitori, nonni il venerdì con Maria Corno Tutte le culture tradizionali, in ogni tempo e in ogni luogo, sono ricche di canti infantili che gli adulti, e soprattutto le donne, cantano ai bambini: per favorire il sonno, per giocare, per trasmettere insegnamenti. Molto di questi canti accompagnano semplici movimenti (saltare sulle ginocchia, battere le mani, toccare varie parti del corpo, ecc.) che guidano i bambini a scoprire spazio, ritmo, coordinamento corporeo. Nel corso dei nostri incontri impareremo ed eseguiremo insieme alcuni di questi canti tratti dalla tradizione popolare italiana. Ma nello stesso tempo cercheremo di entrare profondamente nell’esperienza del cantare: che cosa accade quando canto? che cosa fa la voce con me? e che cosa comunica a chi ascolta? Attraverso semplici esperienze acustiche e corporee (ispirate al Metodo Funzionale Lichtenberger® della Voce) scopriremo le relazioni profonde tra il suono e il corpo, in che modo «l’ascolto sensoriale» del suono può aiutarci a raggiungere uno stato di vitalità calma e di naturale espressività e come la qualità della nostra voce può favorire un rapporto sereno ed empatico con i bambini. Allegato PDFPERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA E APPRENDIMENTO SENSO-MOTORIO DELLA CAVITA' ORALE ATTRAVERSO PEROCESSI DI PERCEZIONE SENSORIALE, MOVIMENTO E SUONO Percorso di consapevolezza e apprendimento sensomotorio della cavità orale attraverso processi di percezione sensoriale, movimento e suono 8 lezioni con Monica Scifo La nostra bocca più di altre parti del nostro corpo è particolarmente sensibile. I personali comportamenti della bocca rimangono spesso inconsapevoli, ma in loro si ancorano modelli fortemente strutturati che organizzano l’intera nostra persona. Ogni cambiamento del nostro corpo si riflette nella nostra bocca e ogni cambiamento della nostra bocca influenza l’intero corpo. Un ciclo di incontri per un primo percorso di esplorazione, consapevolezza e apprendimento delle funzioni, delle posture e degli stati della nostra bocca e del tratto orale in relazione col respiro, la postura, i riflessi, le sensazioni, i pensieri, le emozioni e le azioni. Il lavoro è rivolto sia a professionisti – in ambito artistico, educativo e terapeutico - sia a coloro che hanno un interesse personale di approfondimento. Allegato PDFseminario di un weekend 24- 25 aprile, con Giovanni Petrella Nelle epoche passate, esisteva un profondo e stretto legame tra il canto e il suono degli strumenti. Oggi questa unità fra voce e strumento sembra essersi persa, probabilmente a causa della specializzazione dello studio tecnico strumentale. In seguito a recenti studi scientifici sul canto si è osservato che una particolare configurazione degli armonici del suono ha un ruolo chiave nel rapporto tra udito ed emissione vocale, influenzando così l'organizzazione fisiologica generale del corpo dello strumentista e di conseguenza la sua attività motoria. L'esigenza, espressa così spesso dai maestri del passato, della necessità di far studiare canto agli strumentisti, appare sotto una nuova luce. Non si tratta di una allegoria estetico-musicale, ma di una profonda conoscenza dell'unità elementare tra voce e strumento. Nella pratica lo strumentista impara dalla propria voce…si affrontano le comuni radici evolutive della funzione vocale, dell’apparato uditivo e della produzione del suono strumentale. WORKSHOP IN 4 INCONTRI
condotto da Maria Corno workshop 4 incontri condotti da Maria Corno Essere presenti qui e ora: al corpo, all’ambiente, all’incontro con altre presenze e altre voci; lasciare che il canto nasca da lì e prenda la sua forma ogni istante, abbandonando ogni programma precostituito; esplorare il confine tra il cantare e l’assistere al canto. A partire da stimolazioni sensoriali e acustiche (ispirate al Metodo della Voce del Lichtenberg® Institut), andremo alla ricerca di un canto autentico, allenando l’ascolto, la capacità di cogliere il momento opportuno, la libertà di esprimersi e il piacere di dialogare con altre voci in improvvisazioni di gruppo. Allegato PDF
|
|